Il Consejo Independiente de Protección de la Infancia, la Asociación, Infancia, Cultura y Educación e la Facultad de Ciencias de la Educación y del Deporte de Melilla organizaron el IV Coloquio Internacional sobre Cooperación al Desarrollo en el Norte de Marruecos, che con il titolo «Migranti adolescenti senza riferimenti familiari: oltre la maggiore età”. Un congresso per condividere esperienze, dall’educazione sociale e accademica, sul problema dei giovani marocchini provenienti da contesti sociali vulnerabili che migrano in Europa senza garanzie.
Jordi González-García e Andreu Gutiérrez-Sierra hanno presentato la comunicazione dal titolo «La pedagogia dell’alternanza: la sfida di dare dignità alle persone e al loro territorio» presentando la pedagogia dell’Alternanza come strumento per lo sviluppo rurale. È stata affrontata la necessità di offrire una soluzione all’origine per evitare questo tipo di migrazione e il sistema di Alternanza è stato presentato come una soluzione adeguata per affrontare questo problema. Una formazione personalizzata e completa che aiuta i giovani della comunità a realizzare le opportunità che il loro territorio offre loro e da cui possono sviluppare il loro progetto personale e professionale. Non si tratta di convincerli a non voler emigrare, ma di farli desiderare di restare.
È stato spiegato che il successo del sistema Alternanza dipende dall’impegno di tutti gli attori della comunità e che è essenziale che si stabilisca un rapporto dialogico tra tutti loro. E le possibilità della virtualità parziale, con il supporto della piattaforma Digital Grow della Fondazione Ondjyla, è possibile avvicinare la formazione ai giovani provenienti da territori remoti. Per cui è necessaria la figura di un facilitatore del dialogo, responsabilità che ricade sul docente (monitore). È stato inoltre spiegato che è necessario che l’insegnante svolga, debitamente accompagnato, una formazione specifica e coerente con il sistema dell’Alternanza per svolgere con successo le sue molteplici funzioni.